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Le saline di Cervia

Le Saline di Cervia, situate sulla costa romagnola, sono un'oasi di storia, natura e benessere. Conosciute fin dall'epoca romana per la produzione di sale dolce, oggi le saline si presentano come un ambiente suggestivo dove si intrecciano tradizione, cultura e turismo.

Un paesaggio unico:

Le Saline di Cervia si estendono su una superficie di circa 800 ettari, offrendo un panorama mozzafiato che varia dalle vasche di raccolta del sale ai canali, dai muretti in legno alle casette dei salinari. Passeggiando lungo i sentieri sterrati, si può ammirare la flora e la fauna tipica di questo ecosistema salino, tra cui fenicotteri, aironi e numerose specie di uccelli migratori.

La produzione del sale dolce:

La produzione del sale dolce di Cervia avviene ancora oggi con metodi tradizionali, tramandati di generazione in generazione. Il sale viene ottenuto dall'evaporazione dell'acqua marina in vasche poco profonde, alimentate dall'acqua del mare Adriatico. La raccolta del sale avviene manualmente, con l'ausilio di strumenti semplici come rastrelli e pale.

Un prodotto d'eccellenza:

Il sale dolce di Cervia è un prodotto di eccellenza, apprezzato in tutto il mondo per la sua purezza e il suo sapore delicato. Ricco di iodio, magnesio e altri minerali, il sale di Cervia è un ingrediente prezioso per la cucina e un alleato del benessere.

Itinerari e attività:

Le Saline di Cervia offrono diverse possibilità di svago e di scoperta. È possibile visitare il Museo del Sale, dove si ripercorre la storia e la tradizione della salina, oppure fare un giro in barca a vela o in motonave per ammirare le saline da un'altra prospettiva. Per gli amanti della natura, sono disponibili percorsi di trekking e birdwatching.

Benessere e relax:

Le Saline di Cervia sono anche un centro di benessere all'avanguardia. Grazie alla presenza di un'area dedicata alle cure termali, è possibile usufruire di bagni in salamoia, fanghi e inalazioni, con benefici per la pelle, le vie respiratorie e l'apparato muscolo-scheletrico.

Un'esperienza da vivere:

Le Saline di Cervia sono un luogo magico che offre un'esperienza unica ai suoi visitatori. La combinazione di storia, natura, benessere e gastronomia rende questo luogo ideale per una vacanza all'insegna del relax, della scoperta e del gusto.

26 Apr 2024

Ravenna

Ravenna: un mosaico di storia e cultura
Ravenna, città in Emilia-Romagna, vanta una storia millenaria che l'ha resa un vero e proprio scrigno di tesori artistici e architettonici. Dal suo glorioso passato come capitale dell'Impero Romano d'Occidente all'influenza bizantina e al dominio dei Malatesta, Ravenna ha saputo conservare la memoria del suo passato in modo straordinario.

Le origini e l'epoca romana:

Le prime tracce di insediamenti umani a Ravenna risalgono all'età del Bronzo. La città sorse come porto alla foce del fiume Lamone, sviluppandosi come importante centro commerciale e strategico. Nel I secolo a.C., Ravenna divenne municipio romano e conobbe un periodo di grande crescita e splendore.

Capitale dell'Impero Romano d'Occidente:

Nel 402 d.C., Ravenna divenne la capitale dell'Impero Romano d'Occidente per volere dell'imperatore Onorio. La scelta fu dettata da motivi strategici e politici: la città era facilmente difendibile grazie alle sue paludi e al mare, e rappresentava un importante snodo per i collegamenti con l'Oriente.

L'epoca bizantina e i mosaici:

Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 d.C., Ravenna divenne capitale del Regno Ostrogoto e poi dell'Esarcato bizantino. Fu in questo periodo che la città raggiunse il suo massimo splendore artistico e culturale. L'influenza bizantina si manifestò in particolare nella realizzazione di splendidi mosaici, che ancora oggi adornano le chiese e i monumenti ravennati.

I Malatesta e il Rinascimento:

Nel XIV secolo, Ravenna passò sotto il dominio dei Malatesta, che ne fecero un importante centro artistico e culturale. I Malatesta commissionarono numerose opere d'arte, tra cui affreschi, sculture e architetture. La città divenne un punto di riferimento del Rinascimento italiano, ospitando artisti di fama come Piero della Francesca, Leon Battista Alberti e Antonio Pollaiolo.

Dal Rinascimento all'Ottocento:

Con la fine della signoria malatestiana nel XV secolo, Ravenna passò sotto lo Stato Pontificio. Nei secoli successivi, la città perse parte del suo splendore, ma mantenne comunque la sua importanza come centro religioso e culturale.

L'Ottocento e l'Unità d'Italia:

Con l'Unità d'Italia nel 1861, Ravenna entrò a far parte del Regno d'Italia. Nel corso del XX secolo, la città ha conosciuto un nuovo periodo di sviluppo economico e turistico.

Ravenna oggi:

Oggi Ravenna è una città vivace e ricca di attrattive. Il suo centro storico, perfettamente conservato, è un vero e proprio museo a cielo aperto. I mosaici bizantini, patrimonio dell'UNESCO, sono considerati tra i più belli e importanti al mondo. La città vanta inoltre numerosi monumenti di grande valore storico e artistico, come la Basilica di San Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia e la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo.

Ravenna è inoltre una città verde, con numerosi parchi e giardini. La sua posizione sul mare la rende una meta ideale per gli amanti del relax e delle attività all'aria aperta. La città è inoltre famosa per la sua gastronomia, con i suoi piatti tipici come la piadina romagnola, i cappellacci e il pesce fresco.

Conclusione:

Ravenna è una città che conquista per la sua bellezza, la sua storia affascinante e la sua calda ospitalità. Un luogo ideale per chi desidera immergersi in un'atmosfera unica e ricca di tesori artistici e culturali.
26 Apr 2024

San Leo

San Leo: un tuffo nella storia tra romani, Malatesta e prigionieri illustri
San Leo, arroccato sulla cima del Monte Titano nella provincia di Rimini, vanta una storia millenaria che ha visto susseguirsi dominazioni, intrighi e personaggi illustri. Un vero gioiello medievale che regala scorci mozzafiato e un'atmosfera d'altri tempi.

Le origini e il periodo romano:

Le prime tracce di insediamenti umani a San Leo risalgono all'Età del Bronzo. La sua posizione strategica sulla cima del monte la rese un luogo appetibile per diverse popolazioni, tra cui Etruschi e Galli. Nel I secolo d.C., i romani conquistarono la zona e costruirono un accampamento fortificato, "Castrum Leonis", dando vita al nucleo originario di San Leo.

L'Alto Medioevo e la diocesi:

Con la caduta dell'Impero Romano, San Leo passò sotto il dominio dei Bizantini e poi dei Longobardi. Nell'VIII secolo, la città divenne sede vescovile e visse un periodo di crescita e splendore. La diocesi di San Leo ebbe giurisdizione su un vasto territorio, comprendente anche Rimini e Montefeltro.

I Malatesta e l'apogeo:

Nel XIV secolo, San Leo entrò a far parte della Signoria dei Malatesta, che ne fecero una delle loro rocchefortezze più importanti. I Malatesta investirono notevolmente nella città, costruendo la Rocca, ampliando le mura e abbellendo il borgo con opere d'arte. La rocca, ancora oggi simbolo di San Leo, divenne un centro di potere e cultura, ospitando artisti e letterati di fama.

Tra Papato, Francesi e prigionieri illustri:

Con la fine della signoria malatestiana nel XV secolo, San Leo passò sotto il dominio del Papato. Nel corso dei secoli successivi, la città subì diverse dominazioni, tra cui quelle dei Francesi e degli Austriaci. La sua importanza strategica militare non diminuì mai, rendendola teatro di assedi e battaglie.

Tra i personaggi illustri che furono prigionieri nella rocca di San Leo ricordiamo:

Cagliostro: famoso avventuriero e alchimista del XVIII secolo.
Felice Orsini: rivoluzionario italiano, protagonista di un fallito attentato all'imperatore Napoleone III.
Giuseppe Garibaldi: condottiero e generale, figura chiave del Risorgimento italiano.
L'Ottocento e l'Unità d'Italia:

Con l'Unità d'Italia, San Leo entrò a far parte del Regno d'Italia. L'economia locale si basava principalmente sull'agricoltura e sull'allevamento. Nel corso del XX secolo, il turismo iniziò a svilupparsi, attratto dalla bellezza del borgo e dalla sua ricca storia.

San Leo oggi:

Oggi San Leo è un borgo medievale perfettamente conservato, annoverato tra i "Borghi più belli d'Italia". Il suo centro storico, circondato da mura merlate, offre scorci suggestivi e un'atmosfera d'altri tempi. La Rocca Malatestiana, il Duomo, la Pieve di Santa Maria Assunta e il Museo Civico sono solo alcuni dei luoghi da visitare.

San Leo è inoltre famosa per la sua produzione di formaggi tipici, come il Cacio di Fossa e il Formaggio di Fossa. Il borgo è un punto di riferimento per l'enogastronomia romagnola, con i suoi ristoranti tipici e le sue rinomate cantine.

Conclusione:

San Leo è un luogo magico che invita a fare un tuffo nella storia e a immergersi in un'atmosfera autentica. Un borgo che conquista con la sua bellezza, la sua storia affascinante e la sua calda ospitalità.

26 Apr 2024

Santarcangelo

La storia di Santarcangelo di Romagna: un borgo tra Romagna e Malatesta
Santarcangelo di Romagna, arroccato sul colle Giove a pochi chilometri da Rimini, vanta una storia millenaria ricca di fascino e vicende intriganti. Il suo territorio, già abitato in epoca etrusca e romana, ha subito nei secoli dominazioni e influenze diverse, plasmando il borgo che oggi conosciamo.

Le origini e il Medioevo:

Le prime testimonianze di insediamenti stabili a Santarcangelo risalgono al VI secolo d.C. Il borgo si sviluppò come presidio fortificato, arroccato sulla cima del colle per scopi difensivi. Nel corso del Medioevo, Santarcangelo passò sotto il dominio di diverse famiglie nobili, tra cui i Malatesta, che ne fecero la loro roccaforte a partire dal XIV secolo.

I Malatesti e lo splendore:

Sotto il dominio dei Malatesta, Santarcangelo visse un periodo di grande splendore. La famiglia investì notevolmente nel borgo, costruendo la Rocca Malatestiana, ampliando le mura e favorendo lo sviluppo culturale ed economico. La rocca, ancora oggi simbolo della città, divenne un centro di potere e cultura, ospitando artisti e letterati di fama.

Rinascimento, Papato e declino:

Con la fine della signoria malatestiana nel XV secolo, Santarcangelo passò sotto il dominio del Papato. Il borgo mantenne la sua importanza strategica, ma il suo splendore diminuì gradualmente. Nel corso dei secoli successivi, Santarcangelo subì diverse dominazioni, tra cui quelle dei Francesi e degli Austriaci.

L'Ottocento e l'Unità d'Italia:

L'Ottocento fu un secolo di grandi cambiamenti per Santarcangelo. Con l'Unità d'Italia, il borgo entrò a far parte del Regno d'Italia. L'economia locale si diversificò, sviluppando nuove attività oltre all'agricoltura tradizionale. Santarcangelo divenne inoltre un importante centro di scambi commerciali.

Novecento e dintorni:

Il Novecento fu un secolo di contrasti per Santarcangelo. Il borgo subì i danni della Prima Guerra Mondiale e della Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, nel secondo dopoguerra, Santarcangelo conobbe un nuovo periodo di sviluppo economico e turistico. Il borgo divenne meta di artisti e intellettuali, attratti dalla sua atmosfera suggestiva e dalla sua ricca storia.

Santarcangelo oggi:

Oggi Santarcangelo di Romagna è un borgo vivace e ricco di attrattive. Il suo centro storico medievale, perfettamente conservato, è un vero gioiello architettonico. La Rocca Malatestiana, il Museo della Tondelliana, la Piazza Ganganelli e le suggestive vie del centro sono solo alcuni dei luoghi da visitare.

Santarcangelo è inoltre famosa per i suoi eventi culturali, tra cui il Festival Internazionale del Teatro e il Premio Tondelli. Il borgo è inoltre un punto di riferimento per l'enogastronomia romagnola, con i suoi ristoranti tipici e le sue rinomate cantine.

Conclusione:

Santarcangelo di Romagna è un borgo che racchiude in sé storia, arte, cultura e tradizione. Un luogo ideale per chi desidera immergersi in un'atmosfera autentica e ricca di fascino, alla scoperta delle bellezze della Romagna.
26 Apr 2024

Gradara

La storia di Gradara: un viaggio tra Malatesti, Sforza e Borgia
Gradara, arroccata su uno sperone roccioso nelle Marche, vanta una storia ricca e affascinante che si intreccia con le vicende di alcune delle più potenti famiglie italiane.

Le origini e i Malatesta:

Le origini di Gradara risalgono al X secolo, quando era un semplice presidio fortificato. La sua storia come borgo fortificato ebbe inizio nel XII secolo, quando i De Grifo ne fecero la loro roccaforte. Nel 1289, la famiglia Malatesta conquistò Gradara, dando inizio a un lungo periodo di splendore.

Sotto i Malatesta, Gradara divenne un importante centro politico e culturale. Pandolfo II Malatesta, signore di Rimini, la trasformò in una residenza raffinata, facendola decorare da artisti come Piero della Francesca. Qui il poeta Petrarca soggiornò e compose alcune delle sue opere più celebri.

La tragedia di Paolo e Francesca:

La storia di Gradara è indissolubilmente legata alla leggenda di Paolo e Francesca, immortalata dai versi di Dante nella Divina Commedia. Secondo la leggenda, Paolo Malatesta, fratello di Gianiotto, si innamorò di Francesca da Polenta, moglie di Gianiotto. I due amanti vennero sorpresi e uccisi da Gianiotto nel 1289 proprio nella rocca di Gradara.

Sforza, Borgia e il declino:

Nel 1463, Gradara passò sotto il dominio degli Sforza, che ne mantennero il controllo fino al 1513. Nel 1513, la città fu conquistata da papa Giulio II e divenne parte dello Stato Pontificio.

Nel 1519, Gradara divenne feudo di Lucrezia Borgia, figlia del papa Alessandro VI. Lucrezia apportò importanti modifiche alla rocca, trasformandola in una residenza rinascimentale. Tuttavia, il suo dominio fu breve: nel 1523, Gradara passò nuovamente sotto il controllo dello Stato Pontificio.

Gradara oggi:

Oggi Gradara è una rinomata località turistica, famosa per il suo castello medievale e la sua atmosfera suggestiva. Il borgo antico, circondato da mura merlate, ospita negozi di artigianato, ristoranti e osterie dove potrete gustare i prodotti tipici della Romagna.

Il Castello Malatestiano, perfettamente conservato, è oggi un museo che ripercorre la storia di Gradara. Dalle sue torri si gode un panorama mozzafiato sulla vallata circostante.

Gradara è un luogo ideale per gli amanti della storia, dell'arte e della cultura. La sua ricca storia e la sua atmosfera suggestiva la rendono una meta imperdibile per chi visita le Marche.
Obi wan | 26 Apr 2024

Cosa fare a Viserba e dintorni

Rimini e dintorni: un caleidoscopio di esperienze da vivere
Rimini, città vivace e solare sulla costa adriatica, non è solo mare e divertimento sfrenato. Il suo territorio, ricco di storia, cultura e paesaggi incantevoli, offre un ventaglio di esperienze da vivere per tutti i gusti.

Cultura e storia:

Rimini antica: lasciatevi affascinare dal Ponte di Tiberio, simbolo della città, e dall'Arco d'Augusto, testimonianze del glorioso passato romano. Esplorate il Museo della Città, ricco di reperti archeologici o il museo dedicato a Fellni.

Santarcangelo di Romagna:borgo medievale arroccato sul colle Giove, offre un tuffo nel passato con le sue mura merlate, i vicoli tortuosi e la Rocca Malatestiana. Ammirate la Piazza Ganganelli, cuore pulsante del paese, e visitate il Museo della Tondelliana, dedicato al celebre scrittore.
Immagine di Santarcangelo di RomagnaSi apre in una nuova finestrawww.cittaslow.it
Santarcangelo di Romagna
Verucchio:antico borgo malatestiano, vanta un panorama mozzafiato dalla sua Rocca. Visitate il Museo Archeologico e immergetevi nella storia etrusca e romana.
Immagine di VerucchioSi apre in una nuova finestraen.wikipedia.org
Verucchio
Enogastronomia:

Sapori di Romagna: gustate i piatti tipici della tradizione romagnola, come la piadina farcita con salumi e formaggi, le tagliatelle al ragù e la pasta al pesce. Accompagnate il tutto con un buon vino Sangiovese o Albana.
Degustazioni in cantina: visitate le cantine del territorio e scoprite i vini pregiati della Romagna, come il Sangiovese, l'Albana e il Trebbiano. Partecipate a degustazioni guidate e abbinate ai prodotti tipici.
Mercatini enogastronomici: immergetevi nei profumi e nei sapori dei mercatini, dove potrete trovare prodotti freschi a km 0, artigianato locale e specialità gastronomiche.
Sport e natura:

Rimini e mare: godetevi le spiagge dorate e il mare cristallino. Concedetevi sport acquatici come nuoto, windsurf, vela e kitesurf. Per gli amanti del relax, ombrelloni e lettini vi aspettano per una giornata di sole.
Cicloturismo: esplorate la costa romagnola in bicicletta, percorrendo la pista ciclabile che collega Rimini a Cattolica e oltre. Ammirate il panorama mozzafiato sul mare e fermatevi nei borghi pittoreschi lungo il tragitto.
Trekking e natura: immergetevi nel verde dei parchi e delle riserve naturali del territorio. Il Parco del Marecchia, con i suoi sentieri immersi nella natura, offre percorsi per tutti i livelli.
Turistico e fotografico:

Rimini Felliniana:seguite le tracce del Maestro del cinema Federico Fellini nei luoghi che l'hanno ispirato. Visitate il Castel Sismondo, il Museo Fellini e il Parco Fellini, dove potrete rivivere la magia dei suoi capolavori.

www.visitrimini.com
Rimini Castel Sismondo
Oltremare e Fiabilandia:divertitevi con tutta la famiglia nei parchi tematici di Oltremare e Fiabilandia. Spettacoli, giostre e attrazioni per tutte le età vi aspettano per una giornata indimenticabile.
Immagine di Fiabilandia RiminiSi apre in una nuova finestra
Obi Wan | 26 Apr 2024
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